AssociazioneAmami

ASSOCIAZIONE per i MEDICI
ACCUSATI DI MALPRACTICE INGIUSTAMENTE

Associzione A.M.A.M.I. il 13 maggio unisciti a noi !

Cari Amici,

- ogni giorno la nostra professione e' fatta oggetto di attacchi mediatici che minano sempre più la serenità del rapporto con i pazienti e la nostra credibilità e professionalità agli occhi dell'opinione pubblica;

- la Corte di Cassazione (Quarta Sezione Penale n°1873/2010 depositata il 2 marzo 2011), ha recentemente condannato i nostri colleghi che, colpevoli di aver seguito le Linee guida e nell'ottica del contenimento della spesa sanitaria, hanno dimesso un paziente clinicamente e strumentalmente stabile. La successiva morte del paziente, disgraziatamente verificatasi al proprio domicilio, per lo stesso motivo che portò al suo ricovero, è per tutti causa di un grande dolore, non ultimo per il medico che ne firmò le dimissioni;

- da qualche giorno la Cassazione ha sancito il divieto di operare pazienti con "scarse possibilità di sopravvivenza", probabilmente senza prevedere le conseguenze dirette e indirette che un tale provvedimento giudiziario implica;

- nelle cause civili il tentativo di conciliazione e' divenuto obbligatorio anche in campo sanitario. Ciò senza avere compreso che, allo stato dei fatti, questa norma oltre che estremamente dannosa per le ovvie conseguenze (aumento del contenzioso a basso costo, preferenza dello strumento penale da parte di alcuni avvocati, impossibilità di qualunque decisione del medico in assenza dell'Assicurazione, mancanza di consulenti esperti, posizioni diverse per l'Azienda ed i singoli professionisti ecc. ecc.) risulta inapplicabile se non modificata profondamente.

In questo contesto continuano a fiorire associazioni che si occupano in modo esclusivo e proficuo di intentare cause contro i medici.

Tutto ciò trova terreno fertile nella nostra mancata coesione. Le colpevoli divisioni interne e il superficiale disinteresse, in aggiunta all'ignoranza delle più elementari norme giuridiche riguardanti la nostra professione.

Ogni giorno riceviamo e.mail che ci esprimono il profondo disagio dei medici di tutta Italia.

Anche per questo abbiamo deciso di reagire.

A.M.A.M.I. lancia due eventi, che per aver maggior forza saranno concentrati nello stesso giorno. Con il duplice obiettivo di informare l'opinione pubblica e formare i colleghi, il 13 maggio chiediamo ad ogni medico di non dimettere nessun paziente e mettersi a disposizione dei media per spiegare la situazione che noi tutti stiamo vivendo e le conseguenze di questo anche nel rapporto medico-paziente.

E' importante spiegare cosa significa lavorare nel nostro settore, schiacciati tra l'incudine del contenimento della spesa sanitaria e il martello della Magistratura.

E' importante far capire all'opinione pubblica la nostra ferma volontà di aderire alle comprensibili preghiere di chi desidera ed implora che si faccia ogni tentativo per salvargli la vita. Anche quando le speranze si sopravvivenza sono scarse e dove non ce lo impone il nostro giuramento di professionisti, lo richiede la nostra coscienza di uomini.

Ma è altresì importante che l'opinione pubblica sia informata della umana e comprensibile necessità di ogni medico di non essere incriminato, criminalizzato, punito e messo all'indice, in quei casi in cui il tentativo disperato di salvare una vita, disgraziatamente non vada a buon fine.

Sempre il 13 maggio, a Roma, si terrà il secondo Corso di "Sopravvivenza" AMAMI per fornire ai medici le armi indispensabili a comprendere il fenomeno e difendersi dall'accusa infondata di malpractice. E in ogni caso, a prevenirla.

Aderite alle iniziative A.M.A.M.I.!

Lamentarsi è del tutto inutile, Agire apre possibilità di successo! Reagire uniti è l'unica alternativa possibile.


Maurizio Maggiorotti

Presidente A.M.A.M.I.