AssociazioneAmami

ASSOCIAZIONE per i MEDICI
ACCUSATI DI MALPRACTICE INGIUSTAMENTE

Libro Bianco

QUATTRO ANNI DI VESSAZIONI.


Salve,
Sono un medico ex ospedaliero. Laureato nel 1978 con 110/lode, specialista in medicina aeronautica e spaziale e malattie del fegato e del ricambio. Dal 1980 e 2001 ho fatto clinica, prima assistente e poi aiuti di medicina interna. Dal 1979 ho svolto, come cultore, l’attività di medicina legale, come CTU ma anche come consulente per enti e privati. Dal 2001 mi sono dedicato al management dopo opportuno percorso formativo di tipo universitario. Sono anche valutatore di sistemici qualità in medicina (ISO 9001:2000). Al momento di lasciare l’ospedale tutti si sono rammaricati.

Tutti hanno rimpianto un professionista serio e preparato, con attestati di stima rivolti al sottoscritto e alla stessa azienda sanitaria. Perché ho lascito la clinica ? Per essere stato accusato ingiustamente di omicidio colposo prima, e falso in atto pubblico (per avere, secondo loro, manomesso la relativa cartella clinica). Una storia durata dal 1997 al 2000.

Quattro anni con carabinieri sotto casa, che solo per venire a consegnare una notifica facevano esibizioni. Con i figli, allora piccoli, a scuola a subire e sentire cose di ogni sorta sul loro caro papà. “Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”, naturalmente, questa la conclusione di quattro anni di vessazioni. Ingrata patria, non avrai le mie ossa.

Ho sbattuto la porta e ho lasciato la corsia. Se ero un cattivo medico sarete tutti contenti, se ero un bravo medico peggio per voi! Maledetti tutti pazienti e familiari in mala fede e magistrati poco attenti, in cerca di notorietà. Il procedimento, fra mille rinvii è passato sotto il vaglio di almeno tre PM e tre GUP. Nessun PM, tranne l’ultimo, aveva letto le carte. Sono stati chiamati in tutto almeno 5-6 CTU (Due per l’autopsia, 1 cardiologo successivamente; poi un altro cardiologo e un medico legale, durante il secondo processo); inoltre un mio perito autoptico all’inizio, un cardiologo e un medico legale da parte mia successivamente; un medico legale autoptico nella prima fase da parte offesa e successivamente un altro medico legale da parte offesa. All’ultima fase il PM ha dichiarato pubblicamente “ …si vedeva lontano un miglio che al Dott. Tridico non si poteva muovere nessun addebito”.

Dire che le carte parlavano chiaro. Anzi si è detto anche che avevo fatto da solo il possibile, più di quanto umanamente si potesse pretendere da un medico. Quale era l’accusa? In sostanza si è trattato di non essere riuscito a resuscitare un morto! Non mi dilungo. Ho solo due falconi di carte conservato non so se conviene tenerli a futura memoria o bruciare tutto per dimenticare.

Mi fermo qui. Se la mia esperienza clinica, professionale, medico-legale e umana può servire io sono qui. Grazie e buon lavoro.

N. T.



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